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sabato 21 febbraio 2009

Il Baobab


"Il Parco del Tarangire è un altro magnifico parco e prende il nome dal fiume che lo attraversa, soprattutto durante la stagione secca il parco ospita numerosi animali: zebre, gnu, alcelafi, kudu minori, dik-dik, numerose specie di gazzelle, bufali, giraffe, felini quali ghepardi e leoni" ed é tra i parchi della Tanzania quello con la maggiore concentrazione di baobab".

"Il nome "baobab" verrebbe, secondo alcune fonti, dal senegalese , "albero di mille anni" (riferito alla leggendaria longevità della piante); secondo altri, sarebbe di derivazione araba, e significherebbe "frutto dai molti grani".
Il nome scientifico è un omaggio a Michel Adanson
, il naturalista ed esploratore francese che descrisse il baobab africano (Adansonia digitata). E' un albero caducifoglio con un grande tronco che può raggiungere anche un'altezza di 25 m (eccezionalmente 30 m) mentre il suo diametro può arrivare fino ai 7 m (eccezionalmente 11 m). E' famoso per la sua capacità d'immagazzinamento d'acqua riuscendo a contenerne fino 120.000 litri per resistere alle dure condizioni di siccità di alcune regioni. I rami, disposti a raggiera alla sommità dei tronchi, spogli durante la stagione secca si riempiono, per pochi mesi all'anno, di foglie composte palmate. Nell'epoca, temporalmente molto limitata, della fioritura esibiscono grandi fiori molto odorosi, che si schiudono la notte. I suoi frutti sono ovoidali con un pericarpo commestibile e un grosso seme reniforme. Le foglie sono usate come vegetale commestibile in tutte le aree di distribuzione del continente africano e sono mangiate sia fresche che sotto forma di polvere secca. In Nigeria, le foglie (kuka) vengono usate per produrre la zuppa di kuka. La polpa secca del frutto, dopo la separazione tra i semi e le fibre, viene direttamente mangiata o mescolata nel porridge o nel latte. I semi vengono utilizzati principalmente come addensante per le zuppe, ma possono anche essere fermentati in condimenti, arrostiti, per un consumo diretto, o tritati per estrarre olio vegetale. L'albero è anche una fonte di fibre, tinture e carburante. In Australia il baobab era usato dagli aborigeni come fonte di acqua e cibo, mentre le foglie erano utilizzate per scopi medici. I frutti venivano scolpiti e dipinti, per poi essere usati come ornamenti. Un baobab molto grande e vuoto a sud di Derby, nell'Australia Occidentale, fu usato negli anni '90 come camera di sicurezza per i prigionieri aborigeni diretti a Derby per la loro sentenza; questo "albero-prigione" esiste ancora ed è una meta turistica".

Il baobab è l'albero nazionale del Madagascar.
Lo sapevate che nel "Re Leone" il protagonista, Rafiki, ha la sua casa dentro un albero di baobab ? E che nel libro di Antoine de
Saint-Exupéry, "Il Piccolo Principe" è molto preoccupato perché il suo baobab crescendo gli occuperebbe gran parte del suo piccolo asteroide?

... oggi 25 luglio 1998 io ed il mio gruppo sostiamo per il nostro game-drive all'interno del Tarangire National Park, non avvistiamo tanti animali, solo elefanti e giraffe, dei leoni non c'è traccia, forse perché l'erba è troppo alta.
Insieme ai miei compagni facciamo sosta al view-point, il pranzo ci aspetta, qui per fortuna non ci sono ristoranti, ci mancherebbe! Il nostro stomaco è rimpinguato da gustosissime scatolette (saggiamente portate dall'Italia). Seduti all'ombra del grande baobab, mi estraneo e rifletto...il panorama è bellissimo da qui, ma ancora di più la sosta sotto questo baobab, lo osservo, ha una luce particolare, argentea...ed emana saggezza. In me
un profondo senso di pace, chissà quanti esseri umani sono passati da qui e quante cose ha visto, questo grandissimo albero, è protettivo e mi sento completamente a mio agio. I suoi rami sono spogli, ma muovendosi con il vento sono musica insieme ad il canto di numerose specie di uccelli che vi si posano per il consueto spuntino. Scopro solo ora che il baobab mi potrebbe insegnare tante cose, e che da adesso in poi lo porterò nel cuore...Africa, I'm calling you, cant'you hear me...



Ripartiamo con le jeeps per raggiungere il luogo dove pianteremo le nostre tende, ed una delle jeep si impantana

ma Minja e Goffrey, i nostri autisti, riescono a risolvere il problema...cena al sacco e poi tutti in discoteca, anzi, quasi mi meraviglio che ce ne sia una! L'accoglienza è al suono delle Spice-Girls, ma alla mia richiesta di ascoltare musica tipicamente africana l'atmosfera cambia completamente, ora sì, va molto meglio!










7 commenti:

Rosaria ha detto...

Ciao, piacere di ancorare al tuo blog, la "fune! con cui ho ancorato e stato il blog di blessing.
Il baobao, si conosco l'importanta di questo grande albero che mi appassiona.
Ho letto che sei nuova, non mi resta allora che darti il benvenuto!

Se non ti dispiace ti linkerò nel mio blog.
Ciao e buon cammino nel mondo dei bloggers.

Salva ha detto...

Ciao mitica :)
Certo che la natura é interessante, e sempre sorprendente. Quasi quasi potrebbe capirsi anche come un albero "vitale" come idea. Infatti albero nazionale come hai scritto tu.
Dá molto spazio a fantasia quest'albero. Enorme, protettore, nutritore. Si potrebbero basare tantissimi racconti e legende su di lui. Chissá, forse un giorno visiteró questo continente chiamato Africa. E grazie al tuo post, mi ricordero di questi particolare in modo che possa esplorare meglio.

Un abbraccio Franci,

Salva :)

PS: ahoo, ndo stá er coso per seguirte? io nun lo vedo ;)

Yuya ha detto...

Questo albero non lo conozco, è indubbiamente una vita, per questo ha sensibilità e caratteristiche speciale ed essite da mille anni. E come da noi, la Ceiba, albero sacro, che non lo abbate l'uracano più feroce, nei fulmini, e che i raggi la rispetteno come a nessun'altro. Volevo dire, per noi è un sìmbolo, come penso sìa qualcosa di speciale anche il Baobab. Noi aviamo tante cose in comune con l'Africa.
Lo so che sei speciale, per come ti sei comportata di fronte a questi bimbi è non solo, perche il tupo forte stà lì, dove sei capace di adattarti a qualunque situazione, comje il mangiare con le mani, stare scalza, anzi, è proprio dentro di te questo stile. Io non lego con tante persone, intendo fuori della mia nazionalità, perche poche sono come tù... Mi fermo perche se non mi sciolgo troppo.
Bellissimo il blog, complimenti:)

Francesca Romana ALEGI ha detto...

per Rosy:
piacere di conoscerti, sono molto felice che tu mi sia venuta a visitare grazie a Blessing che ancora non conosco bene, ma che già stimo molto. Si sono nuova ed ho tante cose da imparare, quando avrò un minuto ti verrò a trovare volentierissimo! Il fatto è che sono una mamma e non ho tantissimo tempo per dedicarmi a questo mio diario che sarò felice di condividere con chi ne avrà "sentitamente" voglia.
Grazie ancora ed a presto!

per Salva:
ti auguro con il cuore di poterlo visitare un giorno e di toccare con mano quello che con la mia esperienza di viaggio cerco di trasmettere a chi già c'è stato ma soprattutto a chi non ne ha avuto ancora la possibilità...grazie per il tuo commento!

per Yuya:
lo so che voi cubani avete queste radici radicate in voi, perchè credi che io ami Cuba ed abbia sposato un cubano? Per le radici che porta con sè ed anche perchè la "mezcla" che si è generata rende Cuba unica, in quanto ha saputo ricavare da quelle stesse radici la sua propria ed unica identità...il mio blog non parlerà solo dell'Africa, Yuya, ma sono partita da qui perchè è l'Africa che mi ha lasciato un segno indelebile, forse in un particolare momento della mia vita in cui ne avevo estremo bisogno (parlerò anche di questo e del desiderio che ha un essere umano di trovare un pò di pace) mi ha catturato più a sè, ma sia prima che sono stata in altri posti su cui c'è tanto da raccontare...il mio fine e di cercare di fare arrivare le mie sensazioni e se riesco a trasmettere un'emozione in più a chi non ha ancora visitato i posti che ho avuto la fortuna di vedere io sono molto felice...grazie mi hai molto commosso !


Grazie a tutti nel mio piccolo cerco di "arrivare" e se ci riesco ne traggo enorme soddisfazione!!

lys ha detto...

Hola Francesca, es un placer "conocerte" entré en el blog de Cafe colao por medio del blog de Salva. Este espacio tuyo me gusta. Sabes? conozco el baobab en Australia, país en el que me he criado los hay. Es un árbol fascinante.

Te dejo un beso

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Ciao sorella,
Questa storia l'avevo letta ieri e mi era sembrato di camminare in una di quelle stradine del villaggio che ti porta ad una piazza attrezzata solamente da questo albero grande (non questo ma altri simili) capace di dare riparo dal sole. Vedi i bambini che giocano scalzi e gli anziani seduti con i loro bastoni in mano, chiacchierano di tutto, sono quelli che definisco le biblioteche viventi. Poi ci sono naturalmente le donne che vanno e vengono dal mercato serale magari nella piazza vicina, poi i bambini che tornano dal fiume o dalla fontanella pubblica dell'intera comunità con i contenitori di acqua sulle loro teste, e anche quelli che vanno a cercare la legna d'ardere. Sono dei compiti che devono svolgere prima di poter giocare con gli altri bambini se sono fortunati.....

Francesca Romana ALEGI ha detto...

Hola Lys: gracias por entrar en mi blog, bienvenida, yo tambien entrè en el tuo y dejè un comentario. Lo leiste? En Australia nunca he sido, espero un dìa...
un abrazo




Ciao Blessing: le immagini della vita dei villaggi le ho sempre in mente, movimento, natura ed un cielo limpido e blu...
grazie


Grazie Lys, grazie Blessing