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giovedì 19 febbraio 2009

Tanzania forever 1998


It was August 1998 when I arrived for the first time in Tanzania. First experience as a tour-guide, we were 13 people and I remember that I studied hard, because I did not want to get entirely unprepared in visiting a new country.

There were two unknowns: how could I manage to coordinate 12 heads never seen before? And as a tour leader could I succeed in moving in a land totally new for me? It’s not me that has to answer to this question, maybe my traveling companions can ... when I returned from that trip I was changed a lot ... actually after 3 months I came back again ... the call was like a magnet.


Era l'Agosto 1998 quando misi piede per la prima volta in Tanzania.
Prima esperienza come capogruppo, eravamo in 13 e mi ricordo che studiai tanto, perché non volevo arrivare in un paese nuovo del tutto impreparata.

C'erano due incognite: sarei stata brava a coordinare e gestire 12 teste mai viste e conosciute? E a muovermi come capogruppo in una terra del tutto nuova e sconosciuta? Non dovrei essere io a rispondere a questa domanda, magari se riesco a rintracciare i miei compagni di viaggio ve lo faccio raccontare da loro... so solo che da quel viaggio tornai molto cambiata...ed infatti dopo neanche tre mesi ci rimisi piede... il richiamo fu come una calamita.

Agosto 1998 … primera vez en Tanzania y primera experiencia como guìa turistica, eramos en 13 y recuerdo que estudié mucho porque no quería visitar a un nuevo país sin prepararme. Habìa dos incógnitas: hubiera sido capaz de coordinar 12 cabezas nunca vistas y conocidas antes? Y como un guìa para moverse en un terreno totalmente nuevo y desconocido? Yo no debería responder a esta pregunta sino mis compañeros de viaje si quieren ... al regresar de ese viaje he cambiado mucho y, de hecho, me pasó de volver despues de tres meses ... la llamada fuè como un imán.


"Considered the largest crater in the world, it covers an area of 265 klm and from the top of its walls you can admire a magnificent view of this natural amphitheater, a true paradise for animals. Ngorongoro in addition to natural wealth offers an unrivaled archaeological heritage thanks to Olduvai’s Gorge known as the "cradle of humanity." Here were found the remains of primitive men dating back some 175 million years ago and fossils of several animals of the stone age. "

"Considerato il più ampio cratere al mondo, copre una superficie di 265 kmq e dalla cima delle sue pareti si può ammirare una magnifica veduta di questo anfiteatro naturale, vero paradiso per gli animali. Ngorongoro oltre alle ricchezze naturali offre un’inimitabile patrimonio archeologico presente nelle Gole dell’Olduvai conosciute come “culla dell’umanità”. Qui vennero rinvenuti resti di uomini primitivi risalenti a circa 175 milioni di anni fa e svariati fossili di animali dell’età della pietra."

Le Gole di Olduvai

"Conocido como el cráter más grande del mundo, cubre un área de 265 kilómetros cuadrados y desde la parte superior de sus paredes se puede admirar una magnífica vista de este anfiteatro natural, un verdadero paraíso para los animales. Ngorongoro además de la riqueza natural ofrece un inigualable patrimonio arqueológico presente en la Quebrada del Olduvai conocida como la "cuna de la humanidad". Aquí se encontraron los restos de algunos hombres primitivos desde hace unos 175 millones de años y los fósiles de varios animales de la edad de la piedra ".

Si los ángeles hubieran fotografiado el Edén, las imágenes tomadas se parecerían a las del cráter del Ngorongoro.” Así se expresó Reinhard Künkel, autor de un libro sobre este apasionante rincón de Tanzania, un hermoso lugar que alberga miles de animales salvajes. Acompáñenos y disfrute de las vistas.

All that we had visited before reaching Ngorongoro, was beautiful yes, but “meaningless” if compared to the crater’s view from above: How could I imagine so many shades of green? Seemed to be in the surreal, where the silence was interrupted here and by the color of the rustling trees... until now I’ve always imagined Africa a vast expanse of savanna, all colours from yellow ocher to dark brown, but it was not! The green colour prevails here, interrupted only by the blue sky net stuff ... it’s hard to believe and hard to describe in words! And what about the game-driving inside the crater? The sightings of each species of animals including elephants, gnu, gazelles, impalas, hyenas and … 2 lions sleeping but awakened by strange "roars" of Massimo and then of the whole group, Italian People!... Even in a paradise such as this can disturb the tranquility of nature ...


Si los ángeles hubieran fotografiado el Edén, las imágenes tomadas se parecerían a las del cráter del Ngorongoro.” Así se expresó Reinhard Künkel, autor de un libro sobre este apasionante rincón de Tanzania, un hermoso lugar que alberga miles de animales salvajes. Acompáñenos y disfrute de las vistas.


Tutto ciò che avevamo visitato prima di raggiungere Ngorongoro, era bello, sì, ma di fronte alla vista del cratere dall'alto il resto perdeva di significato: non mi sarei mai immaginata di vedere tante sfumature di verde, sembrava di stare in un luogo surreale dove il silenzio veniva interrotto qua e là dal fruscio cromatico degli alberi... e dire che l'Africa me la immaginavo un'immensa distesa di savana, con colori dall'ocra al marrone scuro, ed invece no!!! Qui il verde prevale, interrotto solo dal colore blu netto del cielo... non facile da descrivere a parole! Per non parlare della discesa con le jeeps dentro il cratere: gli avvistamenti di ogni specie di animale tra cui elefanti, gnu, gazzelle, impala, iene e ...due leoni intenti a dormire ma svegliati dagli strani "ruggiti" prima di Massimo e poi di tutto il gruppo. Questi italiani... pure in un paradiso come questo riescono a disturbare la quiete della natura...

Todo lo que había visitado antes de llegar a Ngorongoro era hermoso sí, pero no tan lindo como la vista desde arriba del cráter: nunca hubiera imaginado de ver a tantos tonos de verte, parecía estar en un surreal desconocido, en donde el silencio està interrumpido de cada vez en cuando, por el ruido cromatico y colorado de los árboles ... me imaginaba a Africa una vasta extensión de sabanas, del color amarillo ocre hasta al color marrón oscuro, y que no! El verde prevalece aquí, y sólo se interrumpe por el azul del cielo ... y es tan dificil describirlo en palabras! Por no hablar de la bajada de jeeps en el interior del cráter: la observación de cada especie de animales, incluidos los elefantes, gnu, gacelas, impalas, hienas y 2 leones ... durmiendo pero despertados del extraño "ruge" antes de Massimo y despues de todo el grupo, ahi ahi los italianos! ... tambien en un paraíso tan hermoso como esto, pueden perturbar la tranquilidad de la naturaleza ...

2 commenti:

Sofia ha detto...

Complimenti per il blog, che bella storia che conti!
Non immaginare come il continente Africano mi affascina, ho il desiderio di incontrarmi muy presto.
Mia madre e il padre sono provenienti dal Moçambique ... mia mamma mi racconta belli storie e me descrive paesaggi fantastici, spero un giorno di conoscere e soprattutto per vedere tutti gli animali selvatici che questo continente.
Ahhh,io immagino il "puesta d Sol" non avere parole ... tutto deve essere bello davvero!
Io Vado più spesso qui a seguire vostri viaggi.

Beijos...Sofia

Francesca Romana ALEGI ha detto...

grazie Sofia: ti ringrazio di essere entrata nel mio blog, spesso leggo i tuoi commenti sul blog di hernan. E si: sono molto fortunata di essere entrata in contatto di persona con questo magnifico paese che è l'Africa: mi sorprende che se hai 2 genitori africani non ti abbiano trasmesso la voglia di visitare questo magnifico spicchio di mondo, beh nell'attesa di andarci, spero che nel frattempo io possa trasmettere a te come a tanti altri le mie sensazioni vissute, però ricordati una cosa è cercare di far vivere alle persone il proprio vissuto e una cosa è viverle sulla propria pelle.
a presto